Nuova Riveduta:

Esodo 3:1

Il pruno ardente; la chiamata di Mosè
At 7:30-34 (Es 2:23-25; 6:2-8) Am 7:14-15
Mosè pascolava il gregge di Ietro suo suocero, sacerdote di Madian, e, guidando il gregge oltre il deserto, giunse alla montagna di Dio, a Oreb.

C.E.I.:

Esodo 3:1

Ora Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb.

Nuova Diodati:

Esodo 3:1

DIO appare a Mosè in un roveto ardente
Or Mosè pascolava il gregge di Jethro suo suocero, sacerdote di Madian; egli portò il gregge oltre il deserto e giunse alla montagna di DIO, all'Horeb.

Riveduta 2020:

Esodo 3:1

Dio appare a Mosè in un pruno ardente
Mosè pascolava il gregge di Ietro suo suocero, sacerdote di Madian; e guidando il gregge dietro al deserto, giunse alla montagna di Dio, a Oreb.

La Parola è Vita:

Esodo 3:1

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Esodo 3:1

Iddio appare a Mosè in un pruno ardente
Or Mosè pasceva il gregge di Jethro suo suocero, sacerdote di Madian; e guidando il gregge dietro al deserto, giunse alla montagna di Dio, a Horeb.

Ricciotti:

Esodo 3:1

Divina visione di Mosè
Mosè dunque pasceva le pecore del suo suocero Ietro sacerdote di Madian, ed avendo guidato il gregge entro il deserto, giunse al monte Horeb, monte di Dio.

Tintori:

Esodo 3:1

Mosè scelto da Dio a liberare il suo popolo.
Or Mosè pasceva il gregge di Ietro sacerdote di Madian, suo suocero, ed avendo condotto il gregge nell'interno del deserto, giunse al monte di Dio, all'Oreb.

Martini:

Esodo 3:1

Il Signore apparisce in un roveto, che arde senza consumarsi, a Mosè, che pasce le pecore di Jetro suo suocero. Lo manda ancor suo malgrado a liberare i figliuoli d'Israele dalle mani di Faraone con ispogliare gli Egiziani.
Or Mosè pasceva le pecore di Jetro sacerdote di Madian, suo suocero: e avendo condotto il gregge al fondo del deserto, giunse al monte di Dio Horeb.

Diodati:

Esodo 3:1

OR Mosè pasturava la greggia di Ietro, sacerdote di Madian, suo suocero; e guidando la greggia dietro al deserto, pervenne alla montagna di Dio, ad Horeb.

Commentario abbreviato:

Esodo 3:1

Capitolo 3

Dio appare a Mosè in un roveto ardente Es 3:1-6

Dio manda Mosè a liberare Israele Es 3:7-10

Il nome Geova Es 3:11-15

La promessa della liberazione degli Israeliti Es 3:16-22

Versetti 1-6

Gli anni della vita di Mosè si possono suddividere in tre periodi di quaranta anni: i primi quaranta che egli trascorse come principe nella corte di Faraone, il secondo come pastore a Madian, il terzo come re in Jeshurun. Come è mutevole la vita di un uomo! Dio si rivelò a Mosè inizialmente mentre questi si curava delle pecore. Pur sembrando un lavoro troppo umile per un uomo della sua grandezza e istruzione, egli era tuttavia soddisfatto di esso: imparò così la mitezza e l'appagamento che lo resero più famoso nella sua missione divina della sua cultura. A Satana piace trovarci inattivi, mentre Dio è contento quando ci trova all'opera. La solitudine è una buona amica per la nostra comunione con Dio. Con sua grande sorpresa Mosè vide un cespuglio che ardeva senza fiamma. Il cespuglio bruciava e non si consumava: ecco un simbolo della chiesa schiava in Egitto. Ed esso ci ricorda pure la chiesa di ogni età attaccata dalle persecuzioni più pesanti che è risparmiata dalla distruzione per la presenza di Dio. Il fuoco è un emblema nella Scritture della santità e della giustizia Divina, delle afflizioni e delle prove con le quali Dio mette alla prova e purifica il suo popolo e anche di quel battesimo dello Spirito Santo mediante il quale gli affetti peccaminosi sono consumati e l'anima trasformata nella natura e nell'immagine Divina. Dio diede a Mosè una chiamata di riguardo alla quale egli rispose prontamente. Quelli che hanno comunione con Dio, devono servirlo seguendo i comandi con cui egli manifesta se stesso e la sua gloria, pur anche se sotto le sembianze di un cespuglio. Togliere le scarpe era un segno di rispetto e di sottomissione. Dobbiamo andare a Dio con una austerità e preparazione, evitando con attenzione ogni cosa che sembra disdicevole per il suo servizio. Dio non dice che "fu" il Dio di Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, ma che "è". I patriarchi, nonostante i loro corpi siano ancora nella tomba, vengono dichiarati viventi: il tempo non può separare le anime dal loro Creatore. Per questo Dio insegnò a Mosè di guardare l'altro mondo e a rafforzare la sua fede in uno stato futuro. Questo insegnamento è ripreso e interpretato poi dal nostro Signore Gesù quando afferma che i morti risorgeranno, Lu 20:37. Mosè nascose la sua faccia per la vergogna e il timore di potere guardare a Dio. Più contempliamo Dio, la sua grazia e la sua fedeltà al patto e più lo onoreremo e gli renderemo culto con riverenza e santo timore.

Riferimenti incrociati:

Esodo 3:1

Sal 78:70-72; Am 1:1; 7:14,15; Mat 4:18,19; Lu 2:8
Eso 2:16,21; 18:1-6; Nu 10:29; Giudic 4:11
Eso 3:5; 18:5; 19:3,11; 24:15-17; 1Re 19:8
Eso 17:6; De 1:6; 4:10; Sal 106:19; Mal 4:4

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